Arciere Mongolo dell’Orda d’Oro
XIII secolo
Descrizione
I guerrieri mongoli dell'Orda d'Oro (la signoria fondata nel 1251 dal nipote di Gengis Khan, Batu, in quella che oggi è la Russia) furono formidabili arcieri. Noti per la loro crudeltà in guerra, questi abili combattenti gradualmente adottarono gli equipaggiamenti e le armi in uso presso gli eserciti contro i quali si scontrarono, rimanendo tuttavia fedeli all'arco, la loro arma prediletta.
Armi e simboli
La sciabola, a un solo filo, aveva una lama leggermente incurvata, particolarmente adatta per colpire durante le cariche a cavallo.
La cotta di maglie di ferro fu un indumento che i Mongoli acquisirono in seguito alle loro conquiste in Occidente. La protezione classica del guerriero mongolo era rappresentata da un’armatura fatta di placche di cuoio bollito.
L’elmo era in ferro per i membri dell’aristocrazia. I semplici guerrieri ne usavano uno in cuoio, dotato di placche protettive in corrispondenza della nuca e delle tempie.
La faretra contenente le frecce era in cuoio finemente lavorato.
L’arco, l’arma più micidiale nelle mani dei guerrieri mongoli, durante gli spostamenti era riposto in una custodia di cuoio appesa alla cintura.
Gli stivali, fatti di cuoio morbido, erano privi di speroni. Per pungolare i cavalli i Mongoli utilizzavano una frusta.